La riapertura del Cerchio di Legno: novità, progetti e tanta voglia di fare di nuovo arte insieme

In meno di due anni di vita, il Cerchio di Legno, laboratorio teatrale nel cuore della provincia veronese, fondato e profondamente voluto da Luca Giacomelli Ferrarini e Cristian Ruiz, ha conquistato tanti cuori e tanto affetto, da chi lo frequenta come studente sino a chi semplicemente ne sostiene il percorso artistico e creativo. E così, durante il lockdown, questo piccolo grande luogo di cultura e aggregazione è mancato moltissimo a tutti.

Finalmente, non appena è stato possibile, e naturalmente applicando tutte le misure di sicurezza richieste, il Cerchio ha riaperto e nel mese di luglio ha accolto di nuovo le studentesse del corso over 14, che, lo ricordo,  prevede un programma di studio delle tre principali discipline del teatro musicale (recitazione, canto e danza) e fornisce gli strumenti necessari per prepararsi agli esami di ammissione per accedere alle migliori accademie di musical in Italia e all’estero.

La parentesi estiva si è chiusa domenica 26 luglio, dopo tre settimane di recupero intensivo, con una speciale esibizione per pochi spettatori selezionati, in cui le ragazze hanno recitato un estratto da La casa di Bernarda Alba di Federico Garçia Lorca e interpretato brani tratti da Sister Act, Sweeney Todd, Wicked e West Side Story.

Abbiamo pianto, riso, lavorato sulle emozioni più nascoste e riflettuto sul difficile mestiere del performer.

Sono ricominciati anche i weekend aperti a stagisti esterni e uditori:  il 18 e 19 luglio è stata la volta del fine settimana  dedicato a Mary Poppins e sono già aperte le iscrizioni per il prossimo incontro, che si svolgerà il 29 e 30 agosto 2020, per concludere in bellezza l’estate, con uno studio del musical Mamma mia!                         Come docente di canto corale, tornerà, ormai per la terza volta, Elisa Dal Corso.

La scuola si prepara anche a un autunno ricco di novità e progetti per tutte le età. Le lezioni dell’anno accademico 2020/2021 riprenderanno il 21 settembre 2020, quasi a due anni esatti dall’inaugurazione, e oltre al corso per adulti, sono previsti anche corsi di musical per bambini, il laboratorio teatrale Junior (dai 9 ai 13 anni) e il laboratorio teatrale Baby (dai 6 agli 8 anni).

Per tutti i corsi e l’incontro di fine agosto, è possibile iscriversi e avere informazioni scrivendo a: cerchiodilegno@aol.com

Punta a prenderti il cielo” canta Mary Poppins e al Cerchio di Legno si punta sempre verso l’alto. Altre sorprese e tante belle idee sono in serbo per il futuro. La passione e la speranza che brillano negli occhi dei docenti e dei loro allievi ci ricordano che, soprattutto in questo momento di incertezza e confusione, l’Arte non è un lusso secondario, bensì una risorsa essenziale. Durante il lockdown, è stata proprio l’Arte, in tutte le sue forme, a sostenere, aiutare, nutrire le nostre emozioni e le nostre menti messe a dura prova. E l’Arte è fatta di persone e anche di scuole come il Cerchio di Legno. Dovrebbe essere scontato ma credo valga la pena ripeterlo.

(Fotografie tratte dalle pagine Instagram e Facebook del Cerchio di Legno

Grafica delle locandine di Luca Giacomelli Ferrarini)

I tanti mondi del Cerchio di Legno: dal musical alla prosa, lezioni di emozione

L’emozione è vita. La vita è emozione. Dunque l’emozione è dramma. Il dramma è emozione》– Moses L. Malevinsky

In questo weekend, al Cerchio di Legno, è in corso il workshop dedicato al Re Leone, una due giorni di danza e canto, che vede anche la partecipazione speciale, come docente ospite, del performer Simone Nocerino. Finora, da quando è stata proposta l’idea di un workshop al mese aperto anche al pubblico, il laboratorio teatrale veronese diretto da Luca Giacomelli Ferrarini e Cristian Ruiz, non ha sbagliato un colpo, offrendo la possibilità di esperienze sempre diverse, coinvolgenti e di alto valore culturale e artistico: dal genio di Shakespeare al mondo variopinto di Moulin Rouge fino alle atmosfere fiabesche di Nightmare before Christmas. Adesso appunto tocca al musical del Re Leone, ma prima ancora, nello scorso mese di gennaio, è stato il momento della prosa, attraverso l’approfondimento di alcune delle più note figure femminili create da un grande della drammaturgia, ovvero Tennessee Williams.

Ho iniziato a conoscere le opere di Tennessee Williams fin da bambina, grazie al cinema, e ho sempre pensato che fossero prive di misericordia: i personaggi dell’autore americano mi sembrano ogni volta falene impegnate a sbattere contro i vetri, cercando di raggiungere una fiamma a cui non arrivano quasi mai. E se ci arrivano si bruciano. La redenzione non è prevista oppure è pagata a caro prezzo. Ma le loro storie sono belle, bellissime, proprio perché fanno male, anche a chi le legge, le ascolta, le guarda.

Per interpretare questi personaggi senza sconti bisogna scoprirsi i nervi, togliersi la pelle, mettersi in gioco in maniera totale. E le allieve del Cerchio di Legno lo hanno fatto. Sono state brave, coraggiose. Si sono emozionate e hanno fatto emozionare noi che eravamo lì ad assistere. Guardatele in questo breve ma intenso montaggio. Belle, bellissime anche loro, come le creazioni di Tennessee Williams.

Drammi che ben conoscevo, come Un tram chiamato desiderio, La rosa tatuata, Lo zoo di vetro, La gatta sul tetto che scotta e che l’analisi di Luca Giacomelli Ferrarini mi ha indotta a rivalutare con diverse sfumature. E poi La notte dell’iguana, un titolo che chissà perché avevo sempre lasciato da parte o Estate e fumo che mi era del tutto ignoto e che sono corsa subito a cercare (ne parlerò presto!). Ecco, se lo scopo del Cerchio di Legno è diffondere e condividere cultura, con me – ma decisamente non solo con me- ha fatto centro. Sono tornata a casa con nuovi punti di vista, nuove curiosità, nuove storie da scoprire. Non è poco.

Mentre il weekend in compagnia del Re Leone continua con successo, vi ricordo che sono aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2020/2021 e che gli incontri mensili proseguiranno sino a giugno. Quali altri mondi di arte, musica e parole sono in attesa dietro la porta blu del Cerchio di Legno?

Seguite le pagine social del laboratorio e visitate il sito ufficiale per restare aggiornati. Sono certa che Luca Giacomelli Ferrarini e Cristian Ruiz sapranno sorprendervi.

http://www.ilcerchiodilegno.com

Fotografie e video di Luca Giacomelli Ferrarini

L’Arte è uno specchio: due giorni al Moulin Rouge con il Cerchio di Legno

L’Arte è uno specchio.

C’è un volto da studiare. Un ritmo da seguire. Solo poche ore per entrare in sintonia con i passi. Solo una notte per raccontare un ruolo. Poi ecco la magia: le frasi si combinano, le parole diventano storie e si legano ai gesti e alla danza. Tutto coincide, i tempi sono perfetti, come un vestito su misura. Ecco Parigi, ecco il Moulin Rouge. Davanti allo specchio tante anime uniche e imperfette. Nate in un pomeriggio eppure già autentiche.

L’Arte è uno specchio.

Il volto riflesso è anche il nostro, quello del pubblico. Si può essere spettatori passivi e non andare oltre la sedia su cui si è seduti, guardare senza vedere, non riconoscersi in quel riflesso. Ma si può anche imparare ad essere spettatori attivi, a vedere, a superare la superficie dello specchio. A percepire la fatica, l’adrenalina, la passione. A comprendere le lacrime. E allora è un viaggio nella meraviglia.

Succedeva tutto questo una settimana fa, in occasione del workshop dedicato da Il Cerchio di Legno al musical Moulin Rouge. Una delle più belle esperienze artistiche e creative che io ricordi. Per questo ringrazio i due incredibili Maestri Luca Giacomelli Ferrarini e Cristian Ruiz e tutti i fantastici allievi, che con tanta generosità hanno condiviso due giorni di crescita e bellezza. Una volta di più, il mio sguardo da profana sul Teatro ne esce modificato, con maggiore consapevolezza. Con rinnovato rispetto.

Se volete capire cosa intendo, il Cerchio di Legno vi aspetta il 21 e il 22 dicembre 2019 con un weekend tutto natalizio ispirato a Nightmare Before Christmas.

L’Arte è uno specchio e al Cerchio di Legno, se siete pronti a farvi prendere per mano, quello specchio si attraversa.

cerchiodilegno@aol.com

http://www.ilcerchiodilegno.com

(Fotografie, riprese e video di Luca Giacomelli Ferrarini)

I Weekend del Cerchio di Legno: una nuova opportunità per fare arte insieme

Fare arte insieme.

Sono belle parole, vero? Trasmettono un’idea non esclusiva dell’Arte, disponibile alla condivisione.

Un concetto molto caro a Luca Giacomelli Ferrarini e Cristian Ruiz, che hanno ideato una nuovissima serie di incontri aperti a tutti, uditori compresi, presso il Cerchio di Legno, il loro laboratorio teatrale in provincia di Verona.

Si tratta dei Weekend del Cerchio, workshop intensivi della durata di due giorni dedicati di volta in volta a un tema legato al mondo del musical. Il primo incontro, incentrato sui musical ispirati alle opere di Shakespeare, si è svolto due settimane fa, il 21 e il 22 settembre 2019.

Bella e accogliente l’atmosfera, come sempre: soprattutto ciò che mi ha colpita è stato l’entusiasmo contagioso dei docenti.

Penso alla lezione di danza della domenica mattina – che posso solo definire pazzesca! – in cui Cristian Ruiz ha saputo generare uno scambio di energia pura con le allieve e persino con noi uditori che stavamo seduti, dando vita a una coreografia e a uno spirito di gruppo davvero coinvolgenti. Alla fine l’applauso di tutti è stato liberatorio e spontaneo.

Ed è sempre un grande piacere ascoltare Luca Giacomelli Ferrarini in veste di insegnante, specie quando si addentra nei segreti narrativi di un’opera e nei meccanismi di uno spettacolo. Di particolare interesse il suo approfondimento delle figure di Giulietta, della balia e di Tebaldo e il parallelo tra i contesti di Romeo e Giulietta e West Side Story.

Di età e livelli diversi le allieve, ma tutte piene della stessa grinta e voglia di imparare. Ho respirato aria di coesione e sincero divertimento.

Questo era solo l’inizio. Il prossimo Weekend del Cerchio è previsto per il 23 e 24 novembre 2019 e sarà dedicato al musical Moulin Rouge.

Per prenotazioni e informazioni su questo e i prossimi weekend e anche sulle altre attività del Cerchio, potete scrivere a
cerchiodilegno@aol.com e visitare il sito http://www.ilcerchiodilegno.com/ .

Chi può non si lasci scappare l’occasione. Fare arte insieme fa bene: alla salute, all’umore, al cervello e soprattutto all’anima.

(Fotografia della lezione tratta dalle pagine social di Il Cerchio di Legno

Grafica promozionale di Luca Giacomelli Ferrarini

Fotografia di apertura di Franca Bersanetti Bucci)

Buon compleanno al Cerchio di Legno: un anno fa nasceva una scuola davvero speciale

Esattamente un anno fa – 9.9.18, suggestivo insieme di numeri- quel nastro bianco veniva tagliato e quella porta blu si apriva. Nella foto, ancora chiusa, la porta blu riflette il cielo, o forse, mi dico guardandola, lo contiene. Forse il cielo in realtà sta già dentro. Suono troppo poetica?

È che sono davvero affezionata al Cerchio di Legno, questo piccolo luogo prezioso creato e voluto da Luca Giacomelli Ferrarini e Cristian Ruiz. E ricordo con sincera emozione quella calda domenica in provincia di Verona, i sorrisi luminosi, l’entusiasmo, la gioia dell’inizio. Assistere a un inizio ha sempre un sapore particolare. Qualcosa nasce lì davanti a noi, prende il volo. Dentro c’è tutto un mondo di possibilità da realizzare, vasto quanto quel cielo riflesso.

Al Cerchio, in questo primo anno di vita, tante di queste possibilità sono state esplorate e vissute e molte altre ancora sono da scoprire. Ecco una ragione del perché amo questo posto, anche se non ne faccio parte: è un luogo di cultura, di educazione dell’anima, di passione per l’Arte e i suoi creatori l’hanno fatto nascere in un momento in cui cultura, educazione e arte vacillano, pericolanti. In cui anima e passione languono. Ci vuole coraggio e anche un po’ di follia. Una visione di questo tipo va protetta, sostenuta, abbracciata. È un rifugio, un angolo di speranza.

Tra una settimana, il 16 settembre 2019, il Cerchio riprenderà le proprie attività e come potete vedere, grazie a queste grafiche, le iscrizioni sono aperte. Luca Giacomelli Ferrarini, Cristian Ruiz e gli altri insegnanti, Valentina Ragno e Antonio Torella, sono pronti a ricominciare. Non dubito che abbiano in cantiere anche tante novità.

Walt Disney diceva che si possono immaginare, creare e costruire luoghi meravigliosi ma che occorreranno sempre le persone perché un sogno diventi realtà. E questo è il Cerchio di Legno: un cerchio di persone che fanno arte insieme e insieme costruiscono sogni da rendere reali.

Perciò buon compleanno, caro Cerchio di Legno: ti auguro di continuare a crescere e di riuscire a diffondere sempre più arte, cultura e bellezza.

#cerchiAMO

(Fotografia a colori e grafiche promozionali di Luca Giacomelli Ferrarini

Fotografia in bianco e nero di Alessandra Lovati)

Un giorno al Cerchio di Legno: reportage dalla scuola in cui si continuano i sogni

Incontrare ragazzi che vogliono fare arte, aiutarli nel loro percorso, imparare insieme e disimparare insieme. Tutto questo è il Cerchio di Legno.

Parola di Luca Giacomelli Ferrarini e Cristian Ruiz.

Hermann Hesse scriveva che dove si continua un sogno là opera la vita. E decisamente al Cerchio di Legno si continuano sogni. Che, se ci pensate, è una delle cose più faticose al mondo: semplice concepire un sogno, è gratis, ma continuarlo e mantenerlo vivo invece costa. Richiede tenacia, pazienza, dedizione. I sogni non continuano da soli.

Dall’indimenticabile inaugurazione del 9 settembre 2018 è trascorso un intero anno scolastico ed ora, per allievi e insegnanti della piccola grande scuola in provincia di Verona, è tempo di esami e di tirare le somme di questo primo pezzo di strada condiviso. Mesi intensi di lezioni basate su un programma simile a quello delle accademie di teatro e musical, incontri formativi con professionisti del settore, serate culturali a teatro e anche un viaggio didattico a Londra.

Noi veniamo dal musical ed ovviamente qui ne facciamo molto, ma questo è un laboratorio di teatro e vogliamo che l’imprinting sia un imprinting teatrale a 360 gradi

mi ha detto Cristian Ruiz.

Ci teniamo che la formazione che diamo ai ragazzi sia completa, molto specifica per ogni settore, in modo da renderli molto forti in tutti gli ambiti. Poi saranno loro, con le giuste basi tecniche, a fare il lavoro di mettere insieme.

Paola, una delle allieve, mi ha confermato l’apprezzamento per questo percorso così impegnativo e gratificante e ha sottolineato l’importanza dell’ascolto e dell’osservazione, di come guardando le prove dei propri compagni si possa imparare e lavorare su se stessi.

Ho visto questi ragazzi applicarsi per ore, una lezione dietro l’altra, fino a concludere, quasi a mezzanotte, con una sessione intensiva di danza: solo una breve pausa, per cena, seduti per terra (in cerchio!), sui volti la determinazione e la serenità di chi si trova esattamente dove vuole essere.

Loro sono la mia ricarica di energia

ha detto Luca Giacomelli Ferrarini, nella voce una nota di orgoglio.

Il loro genuino entusiasmo è rigenerante.

Ma, devo dirlo, se il Cerchio di Legno trabocca di questa forza positiva è perché i primi a trasmettere entusiasmo genuino sono proprio i suoi creatori, Luca e Cristian.

Entrare in questa scuola è come entrare in una casa. Lo avevo sperimentato già ai tempi dell’inaugurazione, ma adesso, con l’ambiente arricchito di dettagli, di ulteriore calore, l’effetto è ancora più vivido: dietro ogni particolare c’è una scelta precisa, ogni oggetto presente – dalla collezione di locandine all’antico pianoforte – ha una storia e gli occhi dei padroni di casa si illuminano nel raccontarla. È davvero un cerchio, costruito con cura, passione e sincero amore per l’arte: al centro questi due infaticabili artisti, che ne sono il cuore e l’anima.

Uno dei momenti più incredibili?

Quando Luca Giacomelli Ferrarini ha fatto una vera e propria magia e, grazie al buio, a un paio di faretti e alla grande tenda doppia che divide il laboratorio, ha ricreato l’effetto palcoscenico: un’autentica esperienza sensoriale, in cui è possibile comprendere che cosa prova un performer quando si apre il sipario! Che impressione! Ora da spettatrice in platea avrò ancora più rispetto per chi si trova sul palco!

Insomma, il Cerchio e i suoi abitanti sono davvero molto speciali. Bisogna entrare in punta di piedi, se possibile togliersi le scarpe e godersi l’atmosfera, senza sovrastrutture, pulita, onesta e solida.

Io non posso che ringraziare gli insegnanti – anche Valentina Ragno e Antonio Torella, che non erano presenti – e gli allievi per avermi concesso il privilegio di assistere alle lezioni e per avermi fatta sentire parte del loro mondo per un giorno. Chi ha il talento e le potenzialità per farne parte davvero non si perda questa possibilità. Se volete seriamente intraprendere la strada dell’Arte, con tutta la sua bellezza e tutti suoi sacrifici… casa vostra è a Mozzecane, in provincia di Verona.

I sogni non continuano da soli, dicevo. Al Cerchio di Legno si continuano insieme.

(Fotografie di Chloé Car)

**Potete trovare tutte le informazioni utili sul Cerchio di Legno sulle sue pagine social o alla mail ilcerchiodilegno@aol.com

Il Cerchio di Legno vi aspetta: aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2019/2020

Come mostra questo video pieno di energia, Luca Giacomelli Ferrarini e Cristian Ruiz vi aspettano.

Insieme ai colleghi docenti, hanno inaugurato solo da poco il loro laboratorio teatrale in provincia di Verona, ma già guardano avanti, al prossimo anno scolastico e ai nuovi esami di ammissione.

In questi primi mesi di attività, Il Cerchio di Legno sta dimostrando grande determinazione, voglia di crescere e di offrire sempre nuovi stimoli ai suoi allievi: serate culturali a teatro, stage aperti anche a studenti esterni con docenti ospiti, lezioni di approfondimento e analisi critica dedicate agli spettacoli musicali dal 1700 a oggi, incontri formativi con professionisti del settore… Quante altre idee e novità ci saranno in serbo, soprattutto per il futuro anno accademico 2019/2020?

Se coltivate seriamente la passione per il teatro musicale, potete iscrivervi alla prima sessione degli esami di ammissione, prevista a gennaio 2019, scrivendo per informazioni e dettagli all’indirizzo mail cerchiodilegno@aol.com

Non perdete l’occasione di studiare con chi il musical lo fa davvero. E che musical!

#cerchiamo !

Il Cerchio di Legno ospita Silvia Querci: occasione imperdibile

Dopo la bella inaugurazione del 9 settembre scorso e le prime settimane di lezioni, dal Cerchio di Legno arrivano già interessanti novità. Luca Giacomelli Ferrarini e Cristian Ruiz sono infatti pronti a dare il via ad una serie di incontri didattici speciali, chiamati Il Cerchio di Legno ospita, in cui il laboratorio accoglierà artisti del panorama teatrale italiano, che terranno masterclass di canto, recitazione e danza aperte a tutti – quindi anche a chi non è allievo effettivo della scuola- uditori compresi.

Il primo di questi appuntamenti sarà il 10 e 11 novembre 2018, con una grande e meravigliosa voce del nostro musical, ovvero Silvia Querci. Chiunque abbia avuto il piacere di ammirarla in scena (Pinocchio, Romeo e Giulietta-Ama e cambia il mondo, La Congiura, Chicago, fra gli altri) sa che non esagero. Con lei chi parteciperà allo stage avrà l’opportunità di sperimentare due giorni di studio intensivo di canto. Conoscendo le sue doti, suggerisco di non perdere l’occasione, in esclusiva per il Veneto (e anche se siete di altre regioni, il viaggio vale la pena).

Per informazioni e iscrizioni scrivere a ilcerchiodilegno@libero.it, come indicato sulla locandina.

E seguite Il Cerchio di Legno sulle sue pagine Instagram, Facebook e Twitter, per restare aggiornati sulle prossime novità.

#cerchiamo !

L’inaugurazione di un sogno: il Cerchio di Legno si avvera

9.9.18

Una data che, a leggerla così, in forma numerica, ha qualcosa di magico e artistico, una combinazione perfetta, quasi circolare. E quindi la migliore data possibile per inaugurare la sede di Il Cerchio di Legno, il laboratorio di teatro che Luca Giacomelli Ferrarini e Cristian Ruiz dirigeranno a Mozzecane, in provincia di Verona.

《Sono molto emozionato, perché oggi si realizza un sogno che è partito tanto tempo fa》, ha detto Luca Giacomelli Ferrarini, poco prima del taglio del nastro. 《 Tante persone che sono qui presenti lo sanno e ci hanno aiutati. Finalmente oggi questo nastro verrà tagliato ed entreremo in questo nostro – e vostro – sogno che è il Cerchio di Legno》.

Un sogno di legno, vetrate, specchi, luci e profumo d’arte, con un angolo pieno di libri a tema, locandine e ricordi artistici, dove su una parete campeggia il bellissimo motto #cerchiamo.

La prima parola che viene alla mente varcandone la soglia è accogliente.

Speriamo che vi piaccia, perché sarà un po’ la vostra casa》ha detto Cristian Ruiz ai futuri allievi. E davvero vi si respira aria di casa: soprattutto si percepisce che è considerata tale in primis proprio da Luca e Cristian, basta guardare la luce nei loro occhi per capire quanto siano orgogliosi di questo nido di arte e speranza.

Belle le parole del sindaco di Mozzecane, che ha parlato di dialogo, apertura e sostegno al mondo commerciale, associativo e scolastico. Il Cerchio di Legno ha sede infatti in un edificio che ospita altre attività di vario genere, compresa una ludoteca gestita dall’asilo nido della cittadina, Il Cavalluccio Marino, e che lo rende quindi un piccolo polo culturale, artistico e sociale che punta sui giovani e sulla collaborazione. Davvero un bell’esempio, di questi tempi.

Alla bella e affollata inaugurazione era presente anche l’assessore alla cultura di Mozzecane, che ha sottolineato il valore positivo dell’entusiasmo di Luca e Cristian, poiché fare cultura è difficile. E sicuramente lo è, specie in Italia. Ma è difficile anche sognare e rendere un sogno realtà . Occorrono coraggio, tenacia, lungimiranza, la voglia di crederci a dispetto di tutto. Luca Giacomelli Ferrarini e Cristian Ruiz hanno sicuramente tutte queste caratteristiche, a cui aggiungerei anche la generosità. Da artisti, condividono i sogni per cui lottano con gli altri, dando la possibilità di generare e alimentare altri sogni. Vale per i loro allievi ma anche per chi semplicemente li sostiene, perché il loro modo di concepire il lavoro e l’arte può essere un modello da seguire per chiunque di noi, in qualsiasi campo.

Il Cerchio di Legno ha iniziato ufficialmente le lezioni il 10 settembre, il giorno dopo l’inaugurazione. Proseguiranno ogni lunedì, dalle 17, fino a giugno 2019. Ad affiancare Luca e Cristian nell’insegnamento ci saranno anche Antonio Torella, Valentina Ragno e Francesco Ruiz.

In bocca al lupo dunque a tutti i docenti e agli allievi, a chiunque troverà casa al Cerchio di Legno.

E #cerchiamo, sempre.

Se puoi sognarlo, puoi farlo- Walt Disney

(Foto in bianco e nero di Roberto Ferrarini

Logo e foto a colori di Luca Giacomelli Ferrarini)

Il Cerchio di Legno: un sogno che inizia

Tutti i sogni hanno un inizio e questo di cui vi racconto comincia da un cerchio di legno. Il grande William Shakespeare definiva in questo modo il palcoscenico, piattaforma di sogni per eccellenza: in quel magico spazio vivono, creano e sognano da sempre Luca Giacomelli Ferrarini e Cristian Ruiz. A chi se non a loro, artisti con la A maiuscola e stelle del teatro musicale italiano, spetta il diritto e, perché no, il dovere di costruire sogni e diffonderli?

Li seguo e sostengo da tanto tempo e, credetemi, di sogni ne hanno concepiti e donati tanti, sempre preziosi. Il prossimo, dato che sono anche ottimi insegnanti, sarà una scuola, che si chiamerà appunto Il Cerchio di Legno. Sta per nascere in provincia di Verona, a Mozzecane, ed è pronta ad accogliere allievi da formare nelle varie materie legate alle tre discipline base del musical: recitazione, canto e danza. Grazie a un team di professionisti del settore si spazierà dal canto corale al tip tap, passando per storia del teatro, solfeggio e molto altro. Un percorso didattico completo, che consentirà agli studenti di ottenere la preparazione necessaria per proseguire sulla strada del difficile mestiere del performer. Come preannunciato dagli stessi Luca e Cristian, il Cerchio di Legno significherà ricerca, ispirazione, bellezza, impegno, collaborazione, dialogo, necessità… e chissà quanto altro. Sarà una grande avventura.

Chi vuole farne parte deve però superare una prova attitudinale, perché si tratta di un’avventura da prendere seriamente. Scrivete all’indirizzo email ilcerchiodilegno@libero.it entro e non oltre le ore 20.00 del 31 luglio 2018 per iscrivervi alla prova e ricevere tutte le informazioni che vi servono. E seguite Il Cerchio di Legno su Facebook, Instagram e Twitter: Luca e Cristian hanno ideato il bellissimo hashtag #cerchiAMO, un perfetto simbolo degli intenti e dell’anima di questa nuova scuola. Consiglio loro di stamparlo su magliette e spillette. CerchiAMO, facciamolo tutti.

Io da questa finestra sto guardando un sogno che inizia.