
《È un progetto innovativo, sperimentale e giovane, che consente al pubblico di immedesimarsi in ciò che i personaggi provano ma soprattutto in ciò che ognuno di noi porta in scena: un insieme di colori, di emozioni bellissime》
È con queste parole cariche di entusiasmo che la talentuosa performer Elisa Borsoi mi ha presentato Mozart 2.0 – il musical, il nuovissimo spettacolo di cui fa parte e che proprio in questi mesi ha cominciato la propria avventura, iniziando a farsi strada sui palcoscenici italiani.

La realizzazione è a cura della compagnia Corto Circuito e rivisita la storia di Mozart in chiave moderna, ispirandosi a Mozart Opera Rock, allestimento francese di qualche anno fa. Immagina un Mozart che vive ai giorni nostri e si misura con il mondo e le dinamiche delle case discografiche: oggi come reagirebbe il pubblico al suo genio? Lo capirebbe?

《Già nella sua epoca, Mozart era considerato alla stregua di una rockstar》mi ha raccontato Elisa. 《Nel nostro spettacolo, dove è interpretato da Mattia Cavallari, raccontiamo come non abbia mai avuto paura di dire quello in cui credeva. È uno spirito libero, nell’arte e nella vita e con grande forza lotta per esprimere la propria genialità, perché sa che è giusto farlo. E riuscirà a crescere e maturare per il bene della propria musica》

Il ruolo di Elisa è invece quello di Aloysia Weberg Rosenberg, la prima manager di Mozart, all’inizio con poca esperienza dell’ambiente discografico e poi più navigata, pronta ad utilizzare metodi e mezzi anche discutibili per raggiungere i propri obbiettivi. Un personaggio complesso a cui Elisa si è legata molto.
《È molto diversa da me ma lavorandoci ne ho scoperto l’umanità, le ferite interiori. È vera, una donna che vive la propria vita, facendo errori, ammettendoli e affrontando le difficoltà》

Aloysia è anche la sorella di Constanze Weber, cantante e moglie di Mozart, interpretata da Anna Brontesi: emblema di dolcezza e caparbietà, sarà un sostegno fondamentale per Mozart e saprà tramandare il suo genio.

Un altro personaggio molto importante per la vicenda e la vita di Mozart è quello di Leopold, suo padre, che ha il volto di Alessandro Zanasi: fra loro c’è un rapporto complicato, Leopold cerca in ogni modo di aiutare, proteggere e consigliare il figlio, a volte anche sbagliando.
《Questo legame padre-figlio è meraviglioso da vedere in scena》

Nel cast non poteva mancare ovviamente la carismatica figura di Antonio Salieri – interpretato da Enrico Frigo – che in questa versione della storia ricopre il ruolo di narratore: la visione che il pubblico ha dei personaggi è dettata da Salieri, dalla sua analisi psicologica degli altri e di se stesso, ognuno è un po’ un riflesso dei suoi sentimenti.
Elisa mi ha parlato anche di un misterioso sesto personaggio, portato in scena da Anna Bonassi, ovvero l’Ombra… ma per scoprire chi o cosa sia bisogna vedere lo spettacolo, che, dopo il sold out del debutto, il 10 dicembre 2022 a Nave, in provincia di Brescia, torna in scena domani e dopodomani, 10 e 11 febbraio 2023, sempre nel bresciano, a Montichiari.

Aggiungo che lo spettacolo, con i costumi di Lucia Grumi, ha anche un corpo di ballo composto da dodici elementi (l’idea è quella di ampliarlo appena sarà possibile) e che la scelta del coreografo Simone Bonatti e dell’assistente alla coreografia Jennifer Bonatti è quella di unire differenti stili e discipline, mescolando classica, break, modern, ginnastica, pattinaggio e aerea con tessuti.
La musica della band dal vivo è invece guidata dall’arrangiatore Davide Rosa, in chiave rock sperimentale, con un’impronta pop rock. Il vocal coach Luca Stefana, anche produttore esecutivo, ha dato la possibilità ai cantanti/attori di modificare, aggiungere e proporre armonie. Elisa ci tiene a sottolineare come l’intero team creativo, capitanato dall’autore e regista Elia Paghera, abbia permesso al cast di esprimersi, dare consigli, creare.

Per concludere la nostra bella chiacchierata ho chiesto a Elisa perché Mozart 2.0- il musical sia assolutamente da non perdere.
《Il teatro fa bene. Bisogna andarci e vivere dal vivo una storia per poterne capire l’intensità. Le persone devo riabituarsi a questo tipo di emozioni. Il nostro spettacolo è innovativo, fresco e permette soprattutto al pubblico giovane di immedesimarsi. Spesso ci si dimentica un po’ dei giovani, delle loro problematiche. È necessario far conoscere la figura di Mozart e ricordare l’importanza del non arrendersi mai, del risollevarsi quando si cade, del maturare, del crescere, dello sperimentare senza paura. Viviamo in una società in cui molte volte non ci viene concesso di esprimerci, di ammettere gli errori. Le nostre ali vengono tarpate mentre ancora cerchiamo di spiccare il primo volo》

Ringraziando Elisa Borsoi per la disponibilità e soprattutto per l’entusiasmo e la passione che è riuscita a trasmettermi raccontando di questo progetto, vi invito naturalmente a vedere lo spettacolo (potete acquistare i biglietti qui: biglietti di Mozart 2.0 ) e a seguire tutte le novità sulla produzione e le prossime tappe sulla pagina Facebook Mozart il musical e la pagina Instagram Mozart 2.0. Se vi va potete visitare il sito ufficiale Compagnia Corto Circuito .

Chiudo con questo messaggio di Elisa, a mio avviso molto bello: 《La cosa importante è che, dopo aver visto Mozart 2.0, si esca dal teatro con la consapevolezza e la speranza di poter fare come Mozart e di non aver mai paura di credere nei propri sogni e in quello che si è》