Lui disse con garbo: 《Ma non è ancora finita: anzi, forse è solo l’inizio》.

È nota e amata in particolare per la saga dei Cazalet e oggi, 6 settembre, esce in libreria, edito da Fazi, il suo Cambio di rotta. Si tratta naturalmente di Elizabeth Jane Howard ed io voglio raccontarvi del libro che me l’ha fatta scoprire, ovvero Il lungo sguardo.

Come mi è già capitato di affermare in passato, sono affascinata dalla struttura narrativa con cui un autore sceglie di costruire una storia. E quella di Il lungo sguardo sorprende. A prima vista infatti i capitoli di apertura sembrano quelli di un normale romanzo che racconta di una donna, Mrs Fleming e della sua famiglia: siamo nel 1950, c’è una cena per il figlio in procinto di sposarsi, la figlia invece, dalla vita un po’ tormentata, ha un problema, ed è chiaro anche che il matrimonio dei coniugi Fleming non se la passa bene. Alla fine della prima parte Mrs Fleming sa cosa l’aspetta.

Dorothy aveva apparecchiato per una persona sola.

La mia nuova vita》,pensò, e si sedette a consumarla.

E letto questo anche io pensavo di sapere che cosa aspettarmi. Ma ecco che mi accorgo che la seconda parte si svolge nel 1942, otto anni prima.

Questa è la scelta narrativa di Elizabeth Jane Howard: raccontare la storia della sua protagonista a ritroso, via via lungo il suo controverso matrimonio, gli incontri, le scelte, le rinunce e gli alti e bassi di un’esistenza, sino al 1926, quando la giovanissima Antonia non ha ancora conosciuto il suo futuro marito e sperimenta il primo amore. E forse, tra tutte, quest’ultima è la parte più intensa e coinvolgente, perché è in quell’epoca lontana, nei fatti accaduti, che si capiscono tante cose della donna di cui già conosciamo le svolte esistenziali, senza però averne potuto cogliere in pieno i motivi di fondo. Vediamo la sua versione ancora ingenua e inesperta scontrarsi brutalmente con la durezza della realtà e di varie verità poco piacevoli, riguardo ai suoi genitori e ai lati negativi dell’amore.

Sei proprio una bambina. Esiste al mondo qualcosa che possa farti crescere?》

Gli rispose con fermezza: 《Qualcosa c’è 》.

È questo il lungo sguardo, alla fine. Il lungo sguardo a ritroso sulla strada di una donna, con figli grandi, un matrimonio finito, e una vita che è tutto un affare indiretto. Uno scambio di occhiate con tutte le diverse donne che è stata, sino agli occhi ancora innocenti della prima giovinezza, quando certi veli non erano caduti e le decisioni fatidiche non erano state prese.

Il viaggio all’indietro nelle stagioni di Mrs Fleming offre qualche risposta sui perché del suo presente ma lascia anche delle domande. Questa è la vita, anche se ci voltiamo a guardare noi stessi, spesso il nostro percorso è pervaso di mistero, anche se questa storia dimostra come esso possa essere letto in più di una direzione.

La penna di Elizabeth Jane Howard ha una chiarezza cristallina e un’eleganza seducente: amo i suoi dialoghi spesso ridotti al minimo ma con singole frasi che da sole valgono un discorso intero. Un’autrice capace di ritrarre le anime e i caratteri con la precisione raffinata di un orafo. E così i suoi romanzi sono come gioielli d’epoca, di quelli che non passano di moda. Per chi ancora non la conosce, che decidiate di cominciare da Cambio di rotta, in uscita oggi, da Il lungo sguardo o da qualsiasi altra sua opera, non importa: poi vorrete comunque leggere tutto quello che ha scritto!

Il desiderio di tornare indietro, di rifugiarsi nella vita di un tempo, era assai forte. Ma lei era in vita e perciò non poteva sfuggire alla gravità passionale del presente, che è sempre, fisicamente, adesso.

Edizioni Fazi

Traduzione di Manuela Francescon

Titolo originale The long view

Pagine 512

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