Dalla finestra si vede un sogno

La finestra è pensiero, un sipario, sfogliare di pagine, il finestrino di un treno, uno schermo. Oltre, tante prospettive di libera immaginazione. Racconterò di tutti i sogni che vedo. (*Non faccio uso dell'AI per scrivere gli articoli)

Le avventure di Mercuzio: un esordio imperfetto ma che si fa ricordare

Negli occhi poi, verdi come i boschi, riluceva una specie di bagliore folle, che però rendeva il suo sguardo già bello ancora più espressivo e penetrante.

Chi mi conosce potrà facilmente immaginare il motivo principale della mia curiosità per questo libro. Da sempre, fin dall’infanzia, adoro il Mercuzio di Shakespeare, un personaggio che in anni recenti si è rivelato portatore di sorprendenti novità nella mia vita. Potevo quindi non leggere una storia con il suo nome nel titolo?

Ma in effetti il mio interesse, titolo a parte, è stato alimentato soprattutto dalla trama, ambigua e surreale.

Chi è Mercuzio, misterioso giovane che vive in solitudine in un appartamento in via dell’Anima, a Roma, circondato solo di libri?

Il bel Mercuzio non conosce nulla del presente là fuori, è del tutto scollegato dall’attuale realtà. Non è neppure dato sapere come si mantenga. Sarà Virgilio, il ragazzo delle pizze a domicilio, a guidarlo nella scoperta del mondo infernale là fuori e ad aiutarlo nella conquista della splendida Beatrice, di cui Mercuzio si è perdutamente innamorato.

Perplessi? Io, leggendo, lo ero. Perché, ad esempio, chiamare il protagonista Mercuzio quando forse sarebbe stato più sensato Dante? E cosa mi stava raccontando Daniel Albizzati? Una favola? Una metafora sociale? Altro ancora?

Forse tutto questo e di più. L’autore sfrutta le lacune comportamentali di Mercuzio per parlare dell’uso dei social e della loro influenza nei rapporti interpersonali, specie fra i giovani. È tutto quasi caricaturale, i ragazzi descritti sono per lo più tutti pariolini, ricchi, annoiati, come appena usciti da una fiction piuttosto banale, i loro rituali sociali vengono portati all’estremo. Sulle prime questo mi ha un po’ infastidita, mi sembrava togliesse spessore alla vicenda. Poi ho pensato che tale esasperazione poteva essere voluta, per sottolineare ancora di più l’estraneità di Mercuzio, la sua diversità, anch’essa estrema. Lui è la vera carta vincente del romanzo, col fascino dell’incompreso e dell’incomprensibile. Grazie alle sue strampalate, tragicomiche avventure si riflette anche sull’amicizia, sull’amore, sulla lealtà, sull’essenza dei sentimenti che spesso, nella frenesia del vivere, non ci accorgiamo di lasciare da parte. Sulla necessità del sogno, a volte un rifugio, a volte una via di fuga. Non si può non amarlo, questo Mercuzio alieno e alienato, così innocente e buffo, così fuori tempo e fuori luogo, così saggio e antico, così sincero e bambino. Via via, sì, diventa chiaro perché sia stato chiamato Mercuzio. Il nome gli calza a pennello.

Peccato per la copertina, che non lo rispecchia.

Alla fine, comunque, voi mi chiederete, chi è Mercuzio? L’enigma intorno alla sua figura sarà chiarito? E coronerà il suo sogno d’amore con Beatrice?

Domande a cui ovviamente non posso rispondere, svelerei troppo. Ma davvero questa strana storia imperfetta mi ha colpita, intrigata e sorpresa. In particolare mi ha spiazzata il finale. Non me lo aspettavo. Lì… lì ho veramente riconosciuto Mercuzio, come non lo avevo mai visto, eppure proprio lui, quello che amo da sempre, quello che credeva con passione nella vera amicizia e nell’amore, sin nelle viscere, dentro il sangue.

Mercuzio il folle.

Non sono io quello pazzo; pazzi sono tutti quelli che riescono a passare sopra a tutto. Insomma, bisognerà pure dare importanza a qualcosa in questo mondo, no? Sennò, se tutto è equiparabile, se tutto è livellabile, se ogni cosa è perdonabile, niente vale più, e non vale neanche più la pena di dare un senso alle cose.

(Edizione marzo 2018: Fazi

Pagine 254)

2 risposte a “Le avventure di Mercuzio: un esordio imperfetto ma che si fa ricordare”

  1. Grazie per la recensione!
    Davvero molto bella.
    Una caro saluto,

    Daniel Albizzati

    Piace a 1 persona

    1. Avatar Franca Bersanetti Bucci
      Franca Bersanetti Bucci

      Grazie a te per aver letto e soprattutto per aver scritto il libro!!

      "Mi piace"

Scrivi una risposta a Franca Bersanetti Bucci Cancella risposta